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La strada provinciale 67 o del Monte Fasce (in rosso nella cartina) congiunge
l'elevata frazione genovese di Apparizione con il Monte Fasce e prosegue poi
lungo il crinale verso Colle Caprile e Calcinara, in direzione di Uscio e
Recco. Tagliata alla fine degli anni '60, si dice fu fortemente voluta dal
senatore Paolo Emilio Taviani, tanto da meritarsi, in quei primi anni, il
soprannome di 'Tavianea'. Si tratta di una delle strade più panoramiche e
spettacolari della provincia ed ha un interesse essenzialmente turistico dato
che l'unico nucleo abitato lungo tutto il percorso, le Case Cornua, sono
servite da altre carrabili preesistenti.
Il tratto più antico del percorso, che sale da Apparizione verso il convento
del Liberale e le pendici del Monte Fasce, è molto ripido e stretto. Dalle sue
curve si gode un panorama mozzafiato sulla città, come da un aereo. Raggiunta
la sella del Monte Fasce, la cui panoramicissiam vetta, purtroppo deturpata da
un numero esorbitante di antenne e ripetitori si raggiunge con breve salita, la
strada prosegue lungo la cresta dei monti per circa 10 km. Dalla parte opposta
del mare, si apre alla vista l'angusta, ma popolata valletta del torrente
Lentro, con gli abitati di Viganego, Terrusso e Cisiano. La val Lentro termina
contro le pendici dei Monti Croce dei Fo, Bado e Becco e in corrispondenza di
un'antico gruppo di case adagiate sulla sella, chiamate appunto Case Becco.
Questa piccola frazione, ove funzionava un'osteria, era un luogo di sosta nello
spostamento dalle valli dell'entroterra verso le località della costa, ma fu
abbandonata già nei primi anni '60 e solo parzialmente ristrutturata negli
ultimi anni. Su questi monti si svolsero molti combattimenti durante la guerre
napoleoniche e contemporaneamente all'assedio di Genova nel 1800, come ricorda
una lapide recentemente posta presso le Case Cornua.