Ritorno a Canate
Siamo
tornati a Canate il 28 gennaio 2007 dopo sette anni ... eravamo curiosi,
e certo anche impauriti, di scoprire qualche cambiamento. La distruzione
del tempo avanza inesorabile sul borgo abbandonato, e alcune case che
avevamo visto, e fotografato, sono crollate
e ridotte a cumuli di macerie. Come altri paesi abbandonati, specie se
così vicini alla città, Canate è stato spesso fatto bersaglio di saccheggi
e vandalismo, forse da parte di vagabondi, protetti dalla solitudine del
luogo, nelle loro azioni vigliacche. Così una delle case di Canate è stata
interamente divorata dal fuoco, appiccato forse per un gioco, forse per
rabbia. E dal fuoco, appiccato per rappresaglia dai nazifascisti, era stato divorato l'intero villaggio nel 1944, come ricorda un monumento lungo la strada principale del paese. |
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Le case ancora in piedi sono oggi più spoglie e deserte, tutto il loro disordinato contenuto è stato portato via, non solo per saccheggio, ma anche, vogliamo sperare, dai legittimi proprietari. Così appaiono più pulite e ordinate di sette anni fa, mentre vive sono sempre le tracce dell'attività agricola nel circondario. Abbiamo anche incontrato alcuni ragazzi che hanno cominciato una nuova vita a Canate, in due case che hanno riparato e attrezzato. |
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Marsiglia di Davagna |
Sentiero con castagno |
Il ponte sul rio Canate |
Panorama di Canate 2007 |
Muro di casa diroccata |
Una casa abitata |
La seconda casa abitata |
Casa con albero di cachi |
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