Val Bisagno, storia di un rio
 
clicca sulle miniature per ingrandire le immagini

Passo della Scoffera Traso Bargagli Monte Croce dei Fo

Il Bisagno è il più importante corso d'acqua che attraversa la città di Genova. E' un torrente disadorno e imprevedibile, che spesso e male ha fatto parlare di sè a causa della forza distruttiva delle sue piene. Ma questa è storia di oggi; da sempre il Bisagno fa parte della vita della città, come indica il fatto che il quartiere detto della 'Foce' si riferisce appunto allo sbocco in mare di questo torrente, o al nomignolo con cui a Genova si indicano i fruttivendoli, "bisagnini", perchè un tempo chi vendeva frutta e verdura la coltivava in orticelli sulle sponde del rio.
Il Bisagno nasce dal Passo della Scoffera. Nel suo primo tratto, quello che va appunto dalla Scoffera alla Presa, alcuni testi lo denominano Bargaglino(1), riservando l'appellativo Bisagno al corrente che si forma a La Presa dalla confluenza di questi con il Lentro. Infatti il torrente attraversa in questo tratto appunto il territorio di Bargagli, rappresentando un confine naturale fra questo comune e quello di Davagna.
Scendendo dal passo della Scoffera verso il fossato, ci si allontana abbastanza velocemente dagli ingombranti segni di (in)civiltà rappresentati da rifiuti abbandonati e ci si addentra in un bosco folto e oscuro, lungo un piccolo rivolo nelle cui pozze si possono scoprire i grigi gamberi di fiume.
Il corso del Bisagno segue poi quello della strada statale n.45, che attraversa prima Bargagli, sede comunale, e poi il paese di Traso. Quest'ultimo è caratterizzato da un'interessante distribuzione in verticale, che vale una deviazione, e si stende da un'altitudine di 300 fino a quasi 600 m slm. Nei pressi della casa piu' alta, si stacca una mulattiera in buono stato di percorrenza che porta al nucleo è piu' antico del paese, Barego, abbandonato da piu' di cinquantanni e ormai in completa rovina.