Questo presepe viene realizzato con figure di notevole
livello qualitativo che risalgono al XVIII e XIX secolo, alcune delle
quali provengono dalla bottega di Antonio Maragliano, il più prestigioso
esponente della scultura lignea genovese tra il XVII e XVIII secolo. L'ambiente
è come da tradizione quello della campagna ligure, spruzzata di
neve, con contadini e artigiani intenti alle loro attività caratteristiche
e un corteo di fedeli di ogni aspetto e ceto sociale diretto verso la
capanna. Di pregevole intaglio e finemente addobbate, le figure vengono
mantenute in perfette condizioni dalla cura delle suore dell'Istituto.
Un nucleo di figure proviene dalla collezione di Luigi Augusto Cervetto,
il primo studioso del presepe genovese, che nel 1924 lasciò in
eredità alle suore il suo presepe. La leggenda vuole che il popolano
con la testa calva sia un ritratto, forse addirittura un autoritratto,
dell'artista Maragliano in persona. |